Così come sta avve­nen­do un po’ in tut­ti i Comu­ni ita­lia­ni, anche Il Comu­ne di Caso­ria, pur­trop­po, non si è potu­to sot­trar­re all’approvazione di det­ti aumen­ti come sta­bi­li­to dal­la deli­be­ra di Con­si­glio Comu­na­le n.10 del 29 apri­le 2024.

Come è noto, infat­ti, l’incasso del­la Tas­sa sui Rifiu­ti di ogni anno deve esse­re desti­na­ta a copri­re inte­ra­men­te la tota­li­tà del­le spe­se neces­sa­rie per la rac­col­ta e per lo smal­ti­men­to dei rifiuti.

Quest’anno anche se i costi di coper­tu­ra del ser­vi­zio tra­sfe­ri­ti alla socie­tà Caso­ria Ambien­te non sono per nien­te aumen­ta­ti, nono­stan­te gli incre­men­ti che si sono regi­stra­ti in ogni seg­men­to di mer­ca­to che han­no riguar­da­to pre­va­len­te­men­te il costo del car­bu­ran­te, quel­lo del­le disca­ri­che e del­la mano d’opera in gene­re, si è avu­to comun­que un net­to incre­men­to del­la bol­let­ta TARI.

Una del­le cau­se dell’aumento è deter­mi­na­ta dall’inflazione, con un incre­men­to dei prez­zi, rispet­to allo scor­so decen­nio, di ben l’11% annuo.

A Caso­ria, oltre a que­sto, ha influi­to anche il fat­to che, il Comu­ne ha rite­nu­to di avva­ler­si del­la facol­tà offer­ta dall’ultimo perio­do del com­ma 652, dell’art.1, del­la leg­ge 147/2013, in vir­tù del­la qua­le si può pre­ve­de­re l’adozione dei coef­fi­cien­ti da all’allegato 1 del rego­la­men­to di cui al decre­to del Pre­si­den­te del­la Repub­bli­ca n.158 del 1999.

Que­sto rego­la­men­to, reca le nor­me per la ela­bo­ra­zio­ne del meto­do “normalizzato” per defi­ni­re la tarif­fa del ser­vi­zio di gestio­ne del ciclo dei rifiu­ti urba­ni per le uten­ze dome­sti­che e quel­le non dome­sti­che, rien­tran­do in un ran­ge tra mini­mo e mas­si­mo cal­co­la­to per la quo­ta fis­sa e quel­la variabile.

Il rife­ri­men­to al DPR n. 158/99 è sta­to con­fer­ma­to anche a segui­to del­l’in­tro­du­zio­ne del nuo­vo meto­do tarif­fa­rio (MTR2) appro­va­to dal­l’Au­to­ri­tà di Rego­la­zio­ne per Ener­gia Reti e Ambien­te (ARERA) che svol­ge atti­vi­tà di rego­la­zio­ne e con­trol­lo nei set­to­ri del­l’e­ner­gia elet­tri­ca, del gas natu­ra­le, dei ser­vi­zi idri­ci e del ciclo dei rifiu­ti sul­la base del DPR n. 158/99:

  • è pos­si­bi­le appli­ca­re un siste­ma pre­sun­ti­vo per deter­mi­na­re la quo­ta varia­bi­le del­la tarif­fa del­le uten­ze non dome­sti­che, che si ottie­ne come pro­dot­to del costo uni­ta­rio per la super­fi­cie dell’utenza per il coef­fi­cien­te di pro­du­zio­ne, costi­tui­to da coef­fi­cien­ti poten­zia­li espres­si in kg/mq anno che ten­go­no con­to del­la quan­ti­tà di rifiu­ti mini­ma e mas­si­ma con­nes­sa alla tipo­lo­gia di attività;
  • ai fini del­la deter­mi­na­zio­ne dei coef­fi­cien­ti è pos­si­bi­le per il Comu­ne aumen­ta­re o dimi­nui­re le tarif­fe di deter­mi­na­te cate­go­rie in fun­zio­ne del­la loro capa­ci­tà media di pro­dur­re rifiu­ti, nell’ambito dei coef­fi­cien­ti mini­mi e mas­si­mi pre­vi­sti dal­le stes­se tabelle;
  • ai fini del­la deter­mi­na­zio­ne del­la tarif­fa, i Comu­ni devo­no appro­va­re il Pia­no Finan­zia­rio degli inter­ven­ti rela­ti­vi al ser­vi­zio di gestio­ne dei rifiu­ti urba­ni, indi­vi­duan­do in par­ti­co­la­re i costi del ser­vi­zio e gli ele­men­ti neces­sa­ri alla rela­ti­va attri­bu­zio­ne del­la par­te fis­sa e di quel­la varia­bi­le del­la tarif­fa, per le uten­ze dome­sti­che e non domestiche.

Per le uten­ze dome­sti­che, la quo­ta fis­sa del­la TARI si ottie­ne mol­ti­pli­can­do la super­fi­cie in metri qua­dri dell’immobile per la rela­ti­va tarif­fa fis­sa (deter­mi­na­ta dal Comu­ne in base al nume­ro di per­so­ne che occu­pa­no l’immobile) secon­do la for­mu­la METRI QUADRATI X TARIFFA FISSA.

La quo­ta varia­bi­le del­la TARI è, inve­ce, deter­mi­na­ta dal Comu­ne in base al nume­ro di per­so­ne che occu­pa­no l’immobile.

Le due quo­te ven­go­no som­ma­te e, al risul­ta­to otte­nu­to, vie­ne appli­ca­to il tri­bu­to pro­vin­cia­le pari al 5% dell’imponibile.

Per le uten­ze non dome­sti­che, la quo­ta fis­sa del­la TARI si ottie­ne mol­ti­pli­can­do la super­fi­cie in metri qua­dri dell’immobile per la rela­ti­va tarif­fa fis­sa (deter­mi­na­ta dal Comu­ne in base alla rela­ti­va cate­go­ria di appar­te­nen­za) secon­do la formula
METRI QUADRATI X TARIFFA FISSA.

La quo­ta varia­bi­le del­la TARI si ottie­ne mol­ti­pli­can­do la super­fi­cie in metri qua­dri dell’immobile per la rela­ti­va tarif­fa varia­bi­le (deter­mi­na­ta dal Comu­ne in base alla

Pro­pria cate­go­ria di appar­te­nen­za) secon­do la for­mu­la METRI QUADRATI X TARIFFA VARIABILE.

Le due quo­te ven­go­no som­ma­te e, al risul­ta­to otte­nu­to, vie­ne appli­ca­to il tri­bu­to pro­vin­cia­le pari al 5% dell’imponibile.

Biso­gna inol­tre evi­den­zia­re che: 

  • i dati del Pia­no Finan­zia­rio (PEF) 2024, in base al nuo­vo meto­do tarif­fa­rio ARERA (MTR‑2), deri­va­no dal con­sun­ti­vo 2022 riva­lu­ta­ti con una serie di indi­ci e para­me­tri pre­vi­sti dal “Metodo ARE­RA” e sono quin­di lega­ti ai rifiu­ti pro­dot­ti e smal­ti­ti in tale anno e quin­di non per­fet­ta­men­te alli­nea­ti con la situa­zio­ne rea­le; • nel 2021 e nel 2022 alle uten­ze non-dome­sti­che sono anche sta­te appli­ca­te age­vo­la­zio­ni (lega­te all’emergenza da Covid-19);
  • La nor­ma­ti­va isti­tu­ti­va del­la TARI (Leg­ge n. 147/13) pre­ve­de che, nel­la modu­la­zio­ne del­le tarif­fe, ven­ga­no pre­vi­ste ridu­zio­ni per la rac­col­ta dif­fe­ren­zia­ta attua­ta dal­le uten­ze dome­sti­che; l’obiettivo del­la nor­ma di impu­ta­re i costi a chi effet­ti­va­men­te pro­du­ce rifiu­ti deve esse­re miti­ga­ta per non pena­liz­za­re ecces­si­va­men­te le uten­ze dome­sti­che rispet­to al pre­ce­den­te regi­me di tassazione.

Ades­so occor­re fare alcu­ne considerazioni: 

La socie­tà a cui è sta­to affi­da­to il ser­vi­zio di riscos­sio­ne da oltre due anni avreb­be potu­to in que­sto tem­po attua­re subi­to un cen­si­men­to capil­la­re par­ten­do dal­le uten­ze non dome­sti­che per recu­pe­ra­re la par­te di eva­sio­ne e/o elu­sio­ne in modo da allar­ga­re la base impo­ni­bi­le del get­ti­to fisca­le, ossia, ridi­stri­bui­re in modo più equo il cari­co impo­si­ti­vo tra uten­ze dome­sti­che e quel­le non dome­sti­che. Inol­tre, uno dei moti­vi del­la scel­ta di ester­na­liz­za­re l’ufficio tri­bu­ti è la boni­fi­ca del­la ban­ca dati, e da quan­do vie­ne accer­ta­to in que­sti due anni, con­ti­nua­no a per­ve­ni­re ai cit­ta­di­ni bol­let­te erra­te per diver­si moti­vi. In più, sareb­be impor­tan­te comu­ni­ca­re ai cit­ta­di­ni qua­le effet­to han­no avu­to le entra­te tri­bu­ta­rie del Comu­ne da quan­do si è inse­dia­ta la nuo­va socie­tà di riscos­sio­ne? Qua­le è la per­cen­tua­le di incas­so tri­bu­ta­rio ad oggi in par­ti­co­la­re del­la TARI?  In buo­na sostan­za, si pote­va e dove­va avvi­sa­re i cit­ta­di­ni che per cau­se, sia di carat­te­re tec­ni­co che per scel­ta ammi­ni­stra­ti­va sareb­be arri­va­to, nel­le case dei con­tri­buen­ti caso­ria­ni, un con­gruo aumen­to nel­la bol­let­ta TARI.

Cosa fare, nel futu­ro, per dimi­nui­re di nuo­vo le tarif­fe? Cer­to, non fare pre­vi­sio­ni azzar­da­te per il 2025. Come det­to, sul­le tarif­fe, gio­ca­no tan­ti fat­to­ri imprevedibili.

Non poten­do inci­de­re sui costi fis­si qua­li i costi del per­so­na­le o del­la ben­zi­na, ad esem­pio, si può comun­que inci­de­re su quel­li varia­bi­li, ossia sul­lo smal­ti­men­to dei rifiu­ti. Più sec­co resi­duo, cioè l’indifferenziato comu­ne­men­te det­to, si pro­du­ce, più il costo del­lo smal­ti­men­to aumenta. L’unica varia­bi­le di costo su cui si può inci­de­re è la pro­du­zio­ne di rifiu­to sec­co resi­duo. Se la si ridu­ce, aumen­ta­no i pro­ven­ti per il Comu­ne e quin­di dimi­nui­sco­no i costi. E di con­se­guen­za le tarif­fe. Un buon moti­vo, que­sto, anche per non dover inter­ve­ni­re con­ti­nua­men­te sull’abbandono indi­scri­mi­na­to di rifiu­ti. Boni­fi­ca­re il ter­ri­to­rio costa e fa aumen­ta­re le tariffe!

Un con­si­glio affet­tuo­so al Sindaco: 

Caro Raf­fae­le, in un’epoca in cui la poli­ti­ca e l’amministrazione sono spes­so cri­ti­ca­te per la loro man­can­za di corag­gio e visio­ne, emer­ge con for­za che i sin­da­ci figu­re rap­pre­sen­ta­ti­ve volu­te dal popo­lo deb­ba­no abbrac­cia­re un atteg­gia­men­to auda­ce. La “lea­der­ship muni­ci­pa­le” non può limi­tar­si a gesti­re l’ordinario; deve affron­ta­re le sfi­de del pre­sen­te e del futu­ro con deter­mi­na­zio­ne e inno­va­zio­ne. Tu come pri­mo cit­ta­di­no, volu­to con un suf­fra­gio enor­me, hai il com­pi­to di gui­da­re la comu­ni­tà ver­so obiet­ti­vi di svi­lup­po e benes­se­re. È neces­sa­rio corag­gio e deter­mi­na­zio­ne. Que­sto corag­gio si tra­du­ce nel­la capa­ci­tà di pren­de­re, insie­me a tut­ta la mag­gio­ran­za che ti sostie­ne, deci­sio­ni dif­fi­ci­li, di affron­ta­re que­stio­ni con­tro­ver­se e di pro­muo­ve­re ini­zia­ti­ve che pos­sa­no non sem­pre esse­re popo­la­ri ma che devo­no ave­re un signi­fi­ca­to, una spe­ran­za. Quin­di caro Raf­fae­le, non teme­re se le scel­te che dovrai pren­de­re non sono popo­la­ri, impor­tan­te che abbia­no un rea­le signi­fi­ca­to, ma soprat­tut­to che ven­ga­no comu­ni­ca­te ai cit­ta­di­ni in modo da far­li ave­re la con­sa­pe­vo­lez­za che qual­sia­si sacri­fi­cio gli ven­ga chie­sto in quel momen­to è giu­sti­fi­ca­to da una con­cre­ta rea­liz­za­zio­ne di un pro­get­to di cam­bia­men­to del­la Città.

Ricor­do, diver­si anni fa’ si rea­liz­zo con un’al­tra ammi­ni­stra­zio­ne dove il sot­to­scrit­to face­va par­te, il per­cor­so del Bilan­cio Par­te­ci­pa­ti­vo. Un pro­ces­so attra­ver­so il qua­le vide la par­te­ci­pa­zio­ne atti­va di sin­go­li cit­ta­di­ni e comi­ta­ti di quar­tie­re alla gestio­ne del bilan­cio pub­bli­co. Que­sto stru­men­to per­met­te ai cit­ta­di­ni di ave­re voce in capi­to­lo su come ven­go­no spe­si i fon­di pub­bli­ci, pro­muo­ven­do la tra­spa­ren­za, la respon­sa­bi­li­tà e l’inclusione socia­le. Orbe­ne, oggi potreb­be esse­re l’occasione di ripe­te­re tale espe­rien­za in modo da coin­vol­ge­re atti­va­men­te i cit­ta­di­ni nei pro­ces­si strategici.

Infi­ne, per noi di Caso­ria Ambien­te, dob­bia­mo ripar­ti­re con il nuo­vo con­trat­to di ser­vi­zio, più deter­mi­na­ti che mai a rea­liz­za­re un ser­vi­zio di gran­de effi­cien­za ed effi­ca­cia per la nostra comunità.

 

Caso­ria Ambien­te S.p.a.

L’Amministratore Uni­co

Dott. Mas­si­mo Iodice 

 

Written by Exp